Storia costituzionale italiana by Umberto Allegretti

autore:Umberto , Allegretti [Allegretti, Umberto]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Diritto, Saggi
ISBN: 9788815320117
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2014-10-14T22:00:00+00:00

6. Europa e altro

Fortissima è stata anche in tutto il periodo l’influenza internazionale. L’influsso della guerra fredda, che senza dubbio ha colpito tutti i paesi che vi erano immersi provocando in essi tensioni durissime, ha premuto sull’Italia in misura particolarmente dura. Ciò non tanto per la sua posizione geografica di confine tra i due blocchi internazionali – la Germania non ne aveva una meno esposta, tutt’altro. E neppure solo per avere l’Italia nel suo seno «il più forte Partito comunista d’occidente»; in Francia esso aveva pure un peso rilevante e anch’esso ha tenuto una posizione di grande sostegno all’Unione Sovietica. Ma sono state determinanti per un verso la situazione di generale pavidità della società italiana, per altro verso la vicinanza creatasi con gli Stati Uniti d’America che paiono vedere nell’Italia una figlia beniamina. Essi subentrano ai precedenti grandi protettori della debole posizione internazionale del paese, umiliato col trattato di pace nelle sue speranze di restare una media potenza, subalterno economicamente all’aiuto americano, desideroso di mostrare la sua fedeltà occidentale sollecitando l’adesione agli accordi di Bretton Woods, e poco più tardi del Gatt, e accettando solo il rinvio dell’inclusione nell’Organizzazione delle nazioni unite (che avverrà solo nel 1954); voglioso infine, sul piano militare, di entrare tra gli originari stipulatori del Patto atlantico (1949), mentre si era tenuto da parte nella precedente alleanza tra le sole nazioni europee.

Si delinea nel contempo, in tempi abbastanza rapidi, l’adesione alle tappe di costruzione dell’integrazione europea. Questo avviene nella partecipazione fin dalle origini al consiglio d’Europa e alla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Successivamente (1952) interviene l’adesione al piano Schuman, cui è dovuta l’istituzione della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (Ceca), prima cellula della futura Comunità economica europea. Più tardi (1954) – e, in questa fase, con l’operosa convinzione di De Gasperi di dover promuovere una più completa integrazione politica, oltre che militare, soprannazionale – si ha il progetto, che conteneva nel suo seno la promessa di una Costituzione europea, della Comunità europea di difesa (progetto fallito per opera della Francia). In epoca posteriore (1957) l’Italia partecipa a pieno titolo alla costruzione della Comunità economica europea (Cee), che segna l’avvio di una più completa integrazione economica.

Si tratta qui di un’attuazione conseguente della Costituzione: l’adesione agli atti di integrazione europea è rispettosa e anzi rappresenta un’attuazione della Costituzione e del suo art. 11. Invece quella al Patto atlantico (1949) – approvata malgrado l’opposizione in seno alla stessa Dc del vicesegretario Dossetti, che la sottoscrive solo per fedeltà alle decisioni del partito – pone seri problemi di conformità al principio costituzionale del ripudio della guerra e dell’adesione e promovimento di organizzazioni limitative della sovranità, ma unicamente in condizioni di parità (che in quel patto mancano) e soprattutto in funzione della pace e della giustizia tra i popoli. Gli scostamenti dalla Costituzione sono insiti nella costruzione dell’organizzazione della Nato posta a servizio del patto e degli accordi, spesso segreti, con gli Stati Uniti per la istituzione nel nostro territorio di una

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